Arrivo di Monsignor Ariberto

Subject: Arrivo di Monsignor Ariberto Sat 30 Jul 2011 - 11:29

Il frate domenicano aveva cominciato ad acquisire una certa familiarità con le vie di Roma, dove si trovava spesso per coordinare i lavori della Villa San Loyats. Aveva avuto una discussione con certe reclute della Guardia Episcopale recentemente, che lamentavano l'assenza di Cappellani nei territori pisani... Fu dunque con spirito si servizio che prese una decisione, andò a presentarsi alla Fortezza della Guardia, recando con sè una lettera di presentazione:

Quote :: Nome IG: Ariberto
Nome RP: Ariberto Lanza Branciforti
Città di residenza: San Miniato
Provincia: Repubblica di Firenze
Siete battezzati: Sì
Attuale funzione: Nunzio Apostolico di Firenze, Vicario Diocesano di Lucca, Vice-Decano dell'Ordine Domenicano, Vice-Prefetto di Villa San Loyats
Impiego : Agricoltore, fabbro
Livello: 2, a breve 3

Definire la chiesa in una frase: Mater et magistra

Quali sono il vostro motivazioni? Desidero servire la Chiesa e coloro che la difendono come Cappellano. Desidero vegliare sugli spiriti dei Guardiani come essi vegliano sui corpi di noi ecclesiastici, in un mutuo vincolo di santa amicizia aristotelica.
Lei giuro di essere attivo nel Castello? Lo giuro.
Sei un membro di una gilda o un partito politico (altro que commercianti cooperative)? No
Sei un membro di un corpo militare, un ordine militare-religioso? No
Sei pronto a lasciarli per unisciti a noi? /
Sei attualmente occupato o in un futuro molto prossimo funzioni o carici? Tra qualche mese verrò nominato parroco della mia città.
Avete tenuto funzioni o carici? Quelli già specificati
Sei stato citato in giudizio di un Regno o di un Ducato? No
Avete letto la Carta e nostri precetti? Sì

Guest

Quando ad Arcadia giunse voce che al posto di guardia c'era un frate di San Miniato, stentò a credere alle sue orecchie. La Repubblica fiorentina stentava a produrre reclute per la Guardia Episcopale, e lei che era responsabile della vidamia di Firenze lo sapeva bene, e soffriva particolarmente del silenzio nel quale cadevano i proclami di reclutamento.

Dunque, curiosa e desiderosa di dare il benvenuto a un conterraneo, si precipitò al posto di guardia. Riconobbe un frate domenicano che aveva visto, qualche volta, sulle piazze fiorentine. Con un grande sorriso si avvicinò per dargli il benvenuto.

- Padre, siate il benvenuto nella Fortezza di Ascalon! Sono monsignor Arcadia Pucci Guerra, capitano episcopale di Firenze e primo magistrato italico. Non ci conosciamo, ma io ho avuto l'onore di avere l'amicizia di un vostro parente, prima che Dio lo chiamasse a sé... un uomo di grande onestà e di ferrea tempra, Falconio Lanza Branciforti... Sono davvero lieta che siate qui; spero proprio che sia per l'arruolamento! La Repubblica Fiorentina non è famosa per l'attaccamento alla Chiesa, e men che mai alle Sante Armate; è una cosa di cui mi vergogno ogni mattino. Ma voi siete qui, e questo mi rallegra oltremodo! Vi prego di avere pazienza, finché non arriverà l'ufficiale che si occupa delle interviste. Accomodatevi pure in questa sala, e per qualsiasi cosa non esitate a chiedere ai nostri servitori.

Cadet Nombre de messages : 22 Date d'inscription : 2011-07-30

Lietissimo di fare la vostra conoscenza, Monsignore!
Vedo che conoscete la mia famiglia; in verità, non ho avuto la fortuna di conscere Falconio, sebbene ne senta spesso parlare da sua figlia, che è mia cugina, come di un grand'uomo. Bene, mi auguro che l'onore della vostra amicizia tocchi anche a me, in futuro. Ho la speranza che potremo collaborare per accrescere la GE fiorentina!

Rispose sorridente il frate di fronte a tanto entusiasmo.

Effettivamente son qui proprio per entrare a far parte della Guardia, come Cappellano... Desidero mettermi al servizio di coloro che ci difendono, e se Dio vorrà, dare una mano alla Guardia Episcopale fiorentina. Ho dei progetti, di cui vorrei parlare con voi e con il Primo Siniscalco, il Vicarius Urbis. Ma ogni cosa a suo tempo.

Si predispose quindi all'attesa dell'ufficiale, pregando il servitore di portargli qualcosa di fresco da bere. La canicola avvolgeva tutta Roma in quella torrida estate, e gli occasionali rivoli d'aria non bastavano a rendere più agevole il respiro al frate boccheggiante dentro al proprio mantello nero. Il Branciforti non si era ancora, in definitiva, per nulla abituato all'afa capitolina.

Guest

Udito il buon proposito del nuovo aspirante, Arcadia si rallegrò decisamente; si congratulò con lui per la sua decisione (tanto più onore gli faceva, essendo un chierico), gli rinnovò la stima per la sua famiglia e si congedò da lui, scusandosi della sua fretta - ma l'attendeva il ritiro spirituale, e urgeva preparare un poco di bagaglio.

Lasciato il Branciforti domenicano, Arcadia se ne andò sorridendo mentre lo sentiva chiedere una bevanda fresca. Volle assicurarsi che non avesse a stancarsi nell'attesa, che talvolta poteva riuscire anche lunga (e di certo il caldo la rendeva più difficile), e bisbigliò a un servitore nel corridoio:

- Che al fratello domenicano non manchi nulla, mi raccomando. Appena monsignor Tonius sarà pronto lo condurrà al colloquio; ma fino ad allora, che padre Ariberto sia rifocillato a dovere.

Arcadia si avviò verso la sua stanza, chiedendosi se anche la tonaca domenicana d'estate fosse pesante come la sua uniforme....

Subject: Re: Arrivo di Monsignor Ariberto Mon 22 Aug 2011 - 7:26

Sapendo che il suo fratello domenicano era giunto fino alla fortezza gli fece pervenire subito le chiavi della stanza.

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